Sono sfinito, ma sono arrivato al traguardo insieme agli altri della mia squadra: di solito mi seminano dopo pochi chilometri. Ma stavolta ho tenuto. Mi sono allenato meglio con questo intento, migliorarmi per tenere il loro passo gara.

E a Forlì, oggi è avvenuto! E’ stata una bella corsa, in una città accogliente e meravigliosa, di noi eravamo in quattro alla partenza e tutto il gruppo al seguito, è stato proprio divertente, lo è anche stare sdraiato un attimo in quest’erba, l’erba del campo di atletica che ospita oggi questa festa/manifestazione.

Centinaia di persone che condividono la passione ‘il movimento’ e lo ‘stare insieme’ a fare qualcosa contro il diabete. C’è uno striscione, proprio qui sopra, che invita a diventare volontario e mettersi a disposizione di chi ha bisogno contro questa malattia;  io corro, e sul petto ho il cuore del mio gruppo che sponsorizza ‘l’amore per l’insulina’, la molecola che sostiene e assume chi è diabetico, perché il suo organismo non riesce a farlo da solo. I miei compagni di squadra ed io, cerchiamo di ‘fare prevenzione’, correndo informiamo che una diagnosi precoce può consentire di correre e vincere contro gli effetti deleteri di una diagnosi tardiva. Dopo aver corso 13 km di gara agonistica siamo entrati in questo stadio per compiere ancora qualche centinaio di metri, con l’impegno e l’emozione di chi termina una maratona olimpionica, ho sofferto, avevo esaurito le energie, speso tutto per aver corso al di sopra delle mie consuete possibilità, ma gli ultimi metri con loro mi hanno ripagato dello sforzo, e tagliare il traguardo sostenendo il mio gruppo e il nostro messaggio è stato meraviglioso! Ora mi alzo, aspettate un altro minuto, sto bene, ho compiuto un’impresa! Sono un runner del ‘we love insulina’ e oggi, qui a Forlì ho corso, forte, con la mia squadra (P., runner Weloveinsulina Team)