Non sono un habitué di Facebook ma leggendo la vostra storia ho pianto ricordando quella stessa disperazione nel cuore che ho vissuto nel 2008 quando a mia figlia di soli 2 anni è stato diagnosticato il diabete di tipo 1. Il nostro pediatra lo curava per acetone … prescrivendo farmaci ricchissimi di zucchero … In stato di pre-coma su sola nostra iniziativa è arrivata all’ospedale dove è stata sottoposta a mille prelievi, con tubi iniezioni e macchine sanitarie di ogni tipo. Prognosi riservata. Si è risolto tutto senza danni, ma ogni volta che ho notizia di un nuovo esordio di diabete penso ai bambini e ai genitori e alla poca attenzione che la medicina dà alla malattia la cui diagnosi tardiva può provocare danni irreparabili. Purtroppo ci si deve affidare agli altri e questi sono spesso “difettosi” e allora ti senti impotente ed inutile. Io sono credente e in quella disperazione ho rivolto gli occhi al cielo e ho chiesto “Perché? Che faccio?”. Vado all’Ospedale X o in qualche altro Ospedale? Ho aperto la Bibbia a caso e mi appare Siracide 38 (se volete leggetelo). A quel punto ho detto “Gesù pensaci tu”. Oggi continuo a fare lo stesso … Tutti i giorni. Sono credente non bigotta. Oggi ho solo voluto parlare ad un amico ad un’amica. Vi abbraccio forte … continuate con la stessa forza a sorreggere e sostenere la vostra famiglia (A.)